Nuove sfide

“Great things

never came

from comfort zone”

Continuo a ripetermelo, sono certa di aver fatto la cosa giusta ma ….accidenti che paura e che fatica.

Cominciamo dall’inizio : alla fine del 2014 sono stata contattata da alcune artiste americane che mi hanno proposto di entrare a far parte del loro gruppo di pittura come insegnante. Sinceramente ero molto lusingata dall’offerta ma i tempi troppo stretti per presentare dei progetti e soprattutto la paura di non essere all’altezza mi hanno fatto declinare l’invito.

Ho continuato per la mia strada e, nonostante la pittura fosse parte marginale delle mie pubblicazioni,nuovamente vengo ricontattata mesi dopo da due diverse pittrici americane che mi propongono ancora la stessa cosa invitandomi a riflettere sul fatto che il mio stile piace molto oltreoceano e che il posto è sempre li ad aspettarmi.

Sinceramente ho tergiversato parecchio, ho addotto scuse in ogni forma, ho cercato di far capire che il mio diniego era solo legato alla paura di non essere abbastanza brava o in grado di gestire un progetto per me così grande ma poi, non so cosa mi sia passato per la testa nell’esatto momento in cui  ho accettato, ma l’ho fatto.

Mi sono stati dati diversi mesi in cui preparare un progetto e vi garantisco che li ho usati tutti per cercare di trovare qualcosa che parlasse di me , delle mie passioni, del mio stile ma che fosse in un certo senso anche appetibile con gli usi e costumi oltre oceano, che potesse piacere a chi è abituato ai grandi nomi della pittura e che si trova di fronte a me …una perfetta sconosciuta nel mondo della cosiddetta tole painting.

Ho fatto prove colori, schizzi, disegni e alla fine …ci sono riuscita. Il progetto mi piace , mi rappresenta, parla di me , delle mie passioni, di quello che sono. Non ho saputo resistere e nonostante mi fosse stato chiesto di limitarmi alla pittura non ho saputo evitare di completare il disegno con un piccolo tocco di mixed media che fa parte ormai integrante del mio stile( anzi sinceramente è la parte preponderante nei miei progetti! ).

Ho inviato il disegno , è stato subito approvato con grande ammirazione e …in men che non si dica mi sono trovata nel gruppo, insieme ad altre pittrici americane, le stesse da cui ho imparato, con alcune di loro ho anche dipinto come allieva, le stesse che ammiro tanto per la perfezione delle forme, per i disegni, i colori. Insomma…direi che lasciare la mia comfort zone mi ha portato lontano ma ….quanta fatica ancora da fare.

Eh si …perchè  adesso viene il bello.

Lo step 1 : preparare il progetto è stato fatto.

Lo step 2 : inviarlo ed ottenere l’approvazione anche.

Lo step 3 : preparare lista dei materiali, pfd , foto e descrizione precisa , fatto!

ma rimane lo step 4 …quello per me più difficile, quello che mi ha fatto temporeggiare tanto, quello che mi spaventa troppo : registrare le video lezioni, montare i video ed inviare il tutto.

Ecco la parte più difficile. Ho sempre creduto che fare una video lezione richiedesse un talento innato, una capacità comunicativa notevole e ….adesso devo testare la mia, in lingue inglese per giunta!

………stay tuned !

ps : se siete arrivate a leggermi fino a qui meritereste un premio, se poi decide di continuare a leggermi  anche nei prox giorni…direi che siete follower  da urlo ! Per adesso grazie di cuore poi ….chissà!

XOXOXO